House Organ #58 - La voce di RE/MAX Italia

HOUSE

ORGAN LA VOCE DI RE/MAX ITALIA 58

È TEMPO DI INTERVISTE Intervista a Simone Pierini, Broker di tre agenzie RE/MAX Mistral in Sardegna, a Cagliari e Carbonia

1. Partiamo da una curiosità. Hai conosciuto RE/MAX nel 2010 da cliente, grazie all’amico - ora collega - Antonello Capalozza. All’epoca hai trovato e acquistato la tua casa ideale in sole due settimane. Il colpo di fulmine per RE/MAX è stato immediato. Ce ne parli? Io e la mia futura moglie eravamo in cerca della nostra prima casa e stavamo vedendo case su case con agenti immobiliari sempre diversi conosciuti un minuto prima delle visite. Avevamo anche fatto una proposta per una casa, rimanendo mesi in attesa di documenti, che poi non sono mai arrivati e con il rischio di perdere l’accesso al mutuo già deliberato. Per nostra fortuna ci siamo imbattuti nel modello RE/MAX, grazie ad un’attenta qualificazione e alla collaborazione con tutte le agenzie, in sole due settimane abbiamo visionato più appartamenti e siamo riusciti a comprare. Una curiosità: quell’agente che ci seguì nell’acquisto oggi lavora nella mia agenzia. 2. Oggi sei un broker di successo. Fai parte dell’élite dei G30, le prime 30 agenzie RE/ MAX in Italia per produzione e crescita. (dati riferiti al 2022) Negli anni hai maturato esperienze imprenditoriali eterogenee prima di approdare nell’immobiliare. Dalla carriera nella Marina Militare, alla gestione di varie attività commerciali, sino ad un Caffè letterario. Ritieni che la provenienza fuori settore abbia costituito un plus nella tua personale storia imprenditoriale? Per la mia personale visione sì, il ruolo di Broker per me è quello di imprenditore e non di agente immobiliare, le mie precedenti esperienze e la mia inclinazione all’attività imprenditoriale mi hanno aiutato sicuramente. E’ stato altrettanto determinante però fare un anno di esperienza da agente immobiliare all’interno di un’agenzia strutturata. 3. Cosa consiglieresti ad altri imprenditori che desiderano ottenere risultati simili ai tuoi? In che modo reputi che RE/MAX possa “cambiarti la vita?”. RE/MAX ti permette di accelerare notevolmente l’avviamento di un’azienda di intermediazione, grazie alla formazione e alla condivisione del modello internazionale. Quello che posso consigliare a chi è interessato ad investire in questo settore è trovare dei collaboratori molto esperti nella gestione delle risorse umane, le agenzie del network sono composte di figure commerciali che fanno mediazione, negoziatori, che per natura più sono bravi e più sono complicati da

gestire. Una buona gestione delle persone può portarti a risultati incredibili, così come una cattiva gestione può farti precipitare in poco tempo. 4. Il tuo motto, tratto da un noto brano della tua band preferita, i Pink Floyd, è “Together we stand... divided we fall”, letteralmente “Uniti rimarremo in piedi, divisi cadremo”. Che significato ha questa frase per te? Un significato profondo, sono estremamente convinto che questo tipo di azienda e di organizzazione funzioni bene quando alla base c’è una condivisione molto forte di valori. Solo con queste basi può crescere e prosperare nel tempo. 5. Come coinvolgi e motivi i membri delle tue tre agenzie ad essere all’altezza delle aspettative e a dare sempre il massimo? Hanno tutti un piano di crescita, sanno che raggiungendo degli obiettivi, possono migliorare la propria posizione e situazione economica. Inoltre premiamo i migliori ogni mese e ogni anno. 6. Quali sono i principali valori che guidano il tuo operato strategico quotidiano e come li hai applicati per raggiungere il successo? Professionalità, rispetto e meritocrazia. Sono le tre cose fondamentali nelle quali, chi vuole operare con noi, deve credere profondamente. Affrontare il lavoro e le difficoltà che incontriamo ogni giorno come un professionista è fondamentale. Negli anni ho visto molte persone affacciarsi al nostro settore per “arrotondare” o per “passare del tempo”, nessuno è mai andato oltre 6 mesi, 1 anno, causando più problemi che benefici per sé e per l’azienda. Di primaria importanza inoltre è il rispetto dell’azienda per la quale si opera, per il marchio che si rappresenta, per i colleghi con i quali si collabora e per i clienti. In ultimo, ma non per importanza, dare i giusti riconoscimenti e permettere una crescita personale e lavorativa alle persone, è la strada corretta per mantenere i collaboratori. 7. Concludendo, parlaci del tuo progetto di crescita aziendale futuro. Obiettivi nel medio-lungo termine? Nel medio-lungo termine ho in progetto di rafforzare la squadra con inserimenti mirati di professionisti che sposino i nostri valori e che abbiamo interesse a crescere costantemente.

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