DATA HUB - Analisi andamento mercato immobiliare 2023 e outlook 2024
CONCLUSIONI
Nel corso del 2023, nonostante il contesto macroeconomico ancora difficile, il settore logistico si è confermato il più dinamico; i crescenti costi di sviluppo hanno ridotto la produzione di nuovi immobili logistici, mentre la domanda è rimasta alta, comportando un incremento dei prezzi. Il boom dell’e-commerce, con la sua domanda di consegne rapide ed efficienti, ha favorito la crescita del settore logistico, che continua distinguersi per la sua capacità di adattarsi alle nuove esigenze del mercato e alle sfide del futuro. Per quanto riguarda il take up, la crescita in questo caso è trainata principalmente dai retailer del settore farmaceutico, alimentare a manifatturiero. Per l’anno in corso, si prevede un ulteriore rafforzamento del comparto all’interno del settore immobiliare italiano, caratterizzato ancora da scarsità dell’offerta e crescita della domanda. Logistico Nel corso del 2023 circa il 20% degli investimenti è stato destinato a immobili a uso ufficio, con un parziale allentamento dell’atteggiamento prudenziale degli investitori nella seconda metà dell’anno. In generale, si è rilevata una riduzione del target degli investimenti, con un taglio non superiore ai 100 milioni, ma un buon numero di transazioni: ciò indica che il mercato, seppur più cauto, è comunque stato attivo. Gli investitori hanno continuato a guardare con interesse a location prime e asset di qualità, con attenzione alla situazione locativa degli immobili. Per quanto riguarda il 2024, ci sono prospettive di crescita per l’atteso miglioramento delle condizioni del credito; inoltre, interessanti per gli uffici sono le possibilità di sviluppo al di fuori dei CBD delle città grazie alla presenza di immobili di qualità e al collegamento infrastrutturale delle location meno centrali. Direzionale Il settore retail continua a trovarsi in una situazione di incertezza, con una riduzione del volume di investimenti nel 2023 rispetto all’anno precedente; tuttavia, ci sono buoni presupposti per prospettare un miglioramento nei prossimi mesi. Per il mercato High Street, il tema della sostenibilità e lo sviluppo dell’e-commerce hanno continuato a rafforzarsi durante lo scorso anno; questo segmento di mercato si mostra in ripresa, con canoni in crescita e una domanda volta sempre più a immobili di alta qualità e posizionati in zone centrali. Anche per i centri commerciali e la GDO si è rilevato un trend di ripresa, con valori positivi in termini di fatturato. Il mercato retail è sempre più caratterizzato da nuove esigenze riguardanti le esperienze di acquisto, l’omnicanalità e la sostenibilità: per i prossimi mesi, dunque, ci si aspetta non solo una continuità nella ripresa ma anche nel profondo processo di trasformazione già in atto. Commerciale I dati relativi al 2023, combinati con i primi andamenti visibili nel 2024, portano a sperare in una ripresa decisa del settore ricettivo italiano con un aumento del numero di turisti internazionali. Le prenotazioni alberghiere e gli arrivi nei principali siti turistici del paese evidenziano una ripresa dopo le sfide degli anni precedenti. L’adozione di tecnologie innovative contribuirà a migliorare l’esperienza del visitatore e a garantire una maggiore sicurezza e trasparenza. L’offerta turistica italiana si sta arricchendo con nuove proposte esperienziali, attirando una clientela sempre più esigente. Ricettivo
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Residenziale
Mercato in consolidamento. Atteso andamento laterale nella prima parte del 2024. Nel 2023 la domanda nel mercato immobiliare residenziale ha subito un rallentamento, dovuto all’aumento dei tassi di interesse, a condizioni di accesso al credito più restrittive e alla crescita dell’inflazione. L’aumento dei tassi di interesse è finalizzato a disincentivare la domanda e frenare quindi l’aumento dell’inflazione. Favorevoli i dati dei prezzi al consumo, con un’inflazione in calo rispetto ai picchi registrati nel 2022. Un mercato del lavoro resiliente potrebbe spostare il taglio dei tassi atteso per il prossimo giugno, nella seconda metà del 2024. Approccio conservativo delle Banche Centrali, più dinamici investitori e analisti. Possibilità di reazioni eccessive da parte di questi ultimi, con conseguenti false partenze e correzioni. Nel caso venisse ritardato il taglio dei tassi, l’effetto combinato di una diminuzione del numero delle transazioni e di una contrazione dei prezzi degli immobili, rappresenta un rischio per i professionisti dell’immobiliare. I suggerimenti rimangono quelli di una pianificazione prudente delle attività e una efficiente profilazione dei clienti. Mantenere una liquidità adeguata al contesto e ragionare in termini di scenari. Focalizzarsi sulla produttività.
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Forecast 2024 Andamento 2023
Incarichi (Attivi e Acquisiti)
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Occupazione
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