European Housing Trend Rerport | 2022

Pubblicazione animata

2022 European Housing Trend Report

Panoramica europea

p. 3 - 6

Israele

p. 25

Temi centrali

p. 7 - 13

Italia

p. 26

Austria

p. 14

Malta

p. 27

Bulgaria

p. 15

Paesi Bassi

p. 28

Croazia

p. 16

Polonia

p. 29

Repubblica Ceca

p. 17

Portogallo

p. 30

Inghilterra

p. 18

Romania

p. 31

Galles

p. 19

Slovenia

p. 32

Finlandia

p. 20

Spagna

p. 33

Francia

p. 21

Svizzera

p. 34

Germania

p. 22

Turchia

p. 35

Grecia

p. 23

Metodologia

p. 36

Ungheria

p. 24

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Sintesi

RE/MAX Europe è lieta di presentare il suo primo Rapporto sull'andamento dell'edilizia residenziale europea, che sarà utile ai consumatori e ai professionisti del settore immobiliare per pianificare i prossimi mesi. Poiché nessuno al mondo vende più immobili di RE/MAX, è importante seguire un certo percorso analitico per comprendere le forze che modellano il mercato in Europa e rispondere ad esse. Esistono già alcuni dati sulle performance passate dei mercati immobiliari europei, ma questa indagine sui consumatori fornisce un quadro previsionale. Sebbene sia impossibile prevedere il futuro, è nostro dovere cercare di anticipare le possibili tendenze per prepararci al meglio e poter aiutare il mercato immobiliare residenziale a rispondere a uno scenario europeo in rapida evoluzione. L'Europa si trova infatti in uno dei periodi più turbolenti della storia recente. Gli effetti della guerra, della scarsità di energia, del cambiamento climatico, della pandemia, delle divisioni politiche e della tecnologia hanno un impatto su ogni angolo della società. Gli aumenti programmati dei prestiti pubblici e i recenti dati sull'inflazione potrebbero determinare variazioni dei tassi d'interesse che influirebbero in qualche misura su tutti e che potrebbero avere un impatto profondo sul mercato immobiliare. Per contribuire a colmare questa lacuna e consigliare meglio i nostri clienti, abbiamo recentemente condotto un'indagine su quasi 16.000 persone in 22 Paesi in Europa per comprendere le tendenze emergenti e in via di sviluppo. Questo rapporto offre una visione dei cambiamenti di atteggiamento e di intenzione e delle differenze significative tra i Paesi su temi quali: L'economia: Nonostante l'aumento del costo della vita e le previsioni di tempi più duri, in tutta Europa la nostra indagine mostra un incremento netto del 23% di persone che intendono acquistare un immobile in Europa rispetto a 12 mesi fa. Ciò è più evidente in Portogallo (+40%), Finlandia (+36%), Bulgaria (+35%) e Romania (+30%), dove una significativa minoranza di intervistati dichiara di essere più propensa a prendere in considerazione l'acquisto di un immobile residenziale. Ma il quadro è eterogeneo: i Paesi in cui l'intenzione di acquistare un immobile è rimasta invariata sono Polonia (6%), Austria (6%), Germania (4%) e Repubblica Ceca (-2%). •

Ubicazione: L'acquisto di un immobile residenziale in un altro Paese o il trasferimento all'estero continuano a essere un'aspirazione per molti, con il 25% degli europei che sta valutando concretamente di comprare un immobile residenziale all'estero. Ma le differenze tra i Paesi sono significative: nella Repubblica Ceca, il 78% degli intervistati non è interessato a trasferirsi in un altro Paese, mentre a Malta il 55% degli intervistati aspira a trasferirsi all'estero. Anche la migrazione interna varia; in alcuni Paesi, una parte significativa degli intervistati intende spostarsi tra città e campagna (o viceversa), ad esempio in Turchia (42%) e Bulgaria (39%), mentre in aree come i Paesi Bassi (80%), l'Austria (77%), la Germania (77%) e la Svizzera (77%), le persone non intendono spostarsi. Investimenti: Per analizzare il cambiamento di atteggiamento nei diversi Paesi (non è detto che prevalga il pessimismo) abbiamo chiesto a persone di tutta Europa in quali Paesi stranieri stanno pensando di acquistare un immobile e dove sono più o meno propensi a investire. I primi dieci luoghi più ambiti per l'acquisto sono rivelati nella sezione "investimenti", qui di seguito. La Spagna si aggiudica il primo posto, con l'Inghilterra molto vicina al secondo posto. Connettività: L'atteggiamento nei confronti dell'importanza della connettività digitale varia enormemente. In Croazia, Slovenia e Repubblica Ceca, una minoranza significativa di persone sarebbe felice di trasferirsi in un luogo totalmente privo di connettività fissa o mobile (35%). Quasi il doppio rispetto alla Francia (17%). In Ungheria, quasi sei persone su dieci (57%) si trasferirebbero solo in una zona dotata di un'eccellente connettività fissa e mobile, un dato molto più alto rispetto a molti altri Paesi dell'Europa orientale, come Slovenia (35%), Repubblica Ceca (35%) e Polonia (36%). Nonostante l'ipotesi diffusa che la pandemia consenta alle persone di lavorare da casa e che dia il via a una migrazione dalle città, solo il 7% delle persone che intendono trasferirsi cita questo come motivo principale, con valori più bassi in Galles (4%) e in Spagna (5%).

1 Per maggiori dettagli si veda la metodologia alla fine del documento. 2 Agli intervistati è stato chiesto: "È più o meno probabile che si trasferisca in futuro rispetto a un anno fa?" e hanno risposto su una scala a 5 punti da "molto più probabile" a "molto meno probabile".

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Demografia delle famiglie: Abbiamo chiesto alle persone con chi vorrebbero vivere in futuro e i risultati indicano un numero molto inferiore di famiglie con più di due generazioni al loro interno: meno del 4%, in media, ha dichiarato di voler vivere in questo modo. I risultati variano tuttavia notevolmente da Paese a Paese: in Ungheria, Romania e Polonia, il numero di intervistati che preferiscono vivere in una casa multigenerazionale è superiore di ben 5-6 volte rispetto alla Finlandia. L'ambiente: Sebbene l'Europa sia considerata al primo posto nel mondo per quanto riguarda gli atteggiamenti della popolazione verso la conservazione dell'ambiente, quando si tratta della proprietà di immobili residenziali, gli atteggiamenti variano molto. La nostra indagine ha chiesto agli intervistati quali compromessi accetterebbero relativamente al loro immobile residenziale per il bene dell'ambiente. Nei Paesi Bassi, oltre il 40% degli intervistati non farebbe alcun sacrificio per l'ambiente, mentre in Turchia quasi l'80% accetterebbe uno o più compromessi. Si tratta di un dato interessante che merita di essere approfondito. L'apertura della Turchia al cambiamento potrebbe derivare dagli eventi meteorologici estremi che ha dovuto affrontare nel 2022: a maggio si sono verificate forti nevicate a Istanbul e a giugno una rara tempesta a "supercella" che ha distrutto i raccolti causando un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Prospettive generali Molte organizzazioni ed esperti, tra cui l'OCSE, prevedono un rallentamento della crescita nell'Unione Europea nel 2023. In tutta Europa, l’aumento del costo della vita è al centro dell'attenzione sia di governi che delle agenzie di stampa. In modo controintuitivo, la ricerca indica che questo, insieme ad altri fattori, potrebbe effettivamente far crescere l'attività nel mercato immobiliare residenziale. I tassi di mobilità residenziale in Europa sono elevati: più della metà delle persone sta pensando di trasferirsi nei prossimi cinque anni. Una persona su sei prevede di trasferirsi nei prossimi 12 mesi. •

che affermano di essere più propensi a trasferirsi. Abbiamo chiesto agli intervistati se avessero più o meno probabilità di trasferirsi nel prossimo periodo rispetto a 12 mesi fa. I risultati rivelano un aumento netto del 22% del numero di persone che intendono trasferirsi nei prossimi anni, rispetto a 12 mesi fa. Sebbene il quadro generale indichi un aumento dell'attività in senso lato, vi sono notevoli differenze da zona a zona. In Portogallo, ad esempio, si registra un aumento netto di coloro che intendono trasferirsi (39%) rispetto a un anno fa, mentre nella Repubblica Ceca si registra una diminuzione netta dell'1,7%. L'economia europea è stata colpita dai prezzi elevati a causa di importanti cambiamenti nella geopolitica, nei prezzi delle materie prime e di una prospettiva finanziaria meno stabile. Questo quadro macroeconomico si ripercuote direttamente sulle scelte personali degli individui. Fino a un terzo delle persone decide di trasferirsi o di non trasferirsi a causa di queste mutate condizioni economiche. Il problema riguarda soprattutto la Turchia (35%), ma anche l'Ungheria (30%), Israele e la Polonia (29%) non sono da meno. Sebbene una piccola parte sia desiderosa di trovare un posto più economico in cui vivere, in generale l'aumento del costo della vita incoraggia le persone a rimanere in loco. Scendendo un po' più nel dettaglio, la nostra indagine rivela che in tutta Europa uno su dieci sta cercando di trasferirsi per trovare un nuovo lavoro e uno su venti intende avviare una nuova attività. Questo desiderio di opportunità di lavoro ha l'effetto maggiore in Croazia (17%) e Slovenia (16%), dove quasi uno su sei è ora più propenso a trasferirsi per lavoro; in Croazia, il 12% vuole trasferirsi per aprire una nuova attività, un livello più che quadruplo rispetto alla Repubblica Ceca o alla Germania (rispettivamente 3% e 4%). L'aumento dei tassi di interesse sta avendo un impatto variabile. In Polonia e Turchia, il 19% ha cambiato i propri progetti in campo immobiliare per questo motivo (scegliendo di trasferirsi o di non trasferirsi). In Croazia (5%), Grecia, Ungheria e Italia (4%) l'effetto è di gran lunga inferiore. Impatto economico sul mercato immobiliare residenziale

I consumatori più giovani sono più ottimisti rispetto a 12 mesi fa, con quasi due terzi (62%) dei consumatori tra i 18 e i 25 anni

3 climatescorecard.org/2022/09/turkey-experiencing-extreme-weather-events-and-rising-energy-pric- es-in-2022/

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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25 anni è alla ricerca di una vita rurale.

Considerazioni ambientali Il cambiamento climatico è una sfida globale in corso e l'aumento della frequenza di incendi, siccità e inondazioni è stato al centro delle cronache per tutta l'estate. Molti consumatori fanno già scelte di vita per ridurre le emissioni di anidride carbonica e di altro tipo, e l'Unione Europea ha implementato molte normative ambientali che stanno anch'esse modificando gli atteggiamenti e i comportamenti dei consumatori. Volevamo vedere in che misura questo potrebbe riflettersi sul mercato immobiliare. Abbiamo chiesto ai consumatori quali compromessi sarebbero disposti ad accettare per avere una casa più "ecologica". Abbiamo identificato sei potenziali sacrifici, che vanno da "un giardino più piccolo" a "un tragitto casa-lavoro più lungo" e persino "una zona meno ambita". Il compromesso più gettonato dai cittadini europei a favore dell'ambiente è quello di vivere in una casa più piccola (31%). In generale, però, i risultati sono sorprendenti e meritano ulteriori indagini. Per quanto riguarda gli immobili, il 32% degli europei non accetterebbe nessuno dei compromessi che abbiamo suggerito relativamente alla loro casa. In Turchia, l'82% delle persone è felice di sacrificare qualcosa del proprio immobile residenziale per l'ambiente. Nei Paesi Bassi, quasi la metà (46%) non accetterebbe alcun compromesso. Allo stesso modo, molti cittadini tedeschi (37%) e gallesi (39%) non sono disposti a scendere a compromessi su nessuno dei fattori da noi proposti. Ubicazione urbana o rurale Nel 2014, le Nazioni Unite hanno mostrato che più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, prevedendo che la tendenza all'urbanizzazione continuerà, con il 66% del mondo che vivrà nelle città entro il 2050. È quindi estremamente sorprendente che i dati europei di questa indagine mostrino che, dopo circa 200 anni di migrazione verso le città, la tendenza mostri qualche segno di inversione. Le motivazioni principali addotte dalle persone che vogliono trasferirsi in campagna sono "essere più vicini alla natura", "avere più spazio" e "maggiore riservatezza"; la possibilità di lavorare da casa sì è confermata molto in basso nella lista. Potrebbe trattarsi di una reazione all'esperienza vissuta dagli abitanti delle città durante la pandemia, ma questa ipotesi necessita di ulteriori indagini. È già chiaro che in tutto il campione, mentre il 46% vive in città ed è felice di rimanervi, il 21% vuole trasferirsi in campagna. Le persone di età compresa tra i 26 e i 55 anni sono le più propense a trasferirsi in campagna, ma anche il 19% dei giovani tra i 18 e i

Qualora questi cambiamenti avvengano, avranno un impatto enorme su alcuni Paesi. Oggi in Bulgaria e Turchia il 76% della popolazione vive in aree urbane. Secondo la nostra indagine, il 31% dei bulgari che vive in città vuole trasferirsi in zone più rurali, e solo l'8% delle persone che vive in campagna vuole trasferirsi in città. In Turchia, secondo la nostra indagine, il 35% vuole trasferirsi in campagna, contro un 7% degli abitanti delle campagne che vuole trasferirsi in città. Questa tendenza è comune a tutti i Paesi che abbiamo considerato nel l’indagine . Ma è meno pronunciato in Israele. Israele è un caso a parte, in quanto oltre il 90% della popolazione vive nelle città. Qui solo il 15% vuole trasferirsi in campagna e l'8% in città. Circa un quarto (24%) del campione vuole rimanere in campagna. Questo dato è relativamente consistente in tutte le fasce d'età, ad eccezione di quella compresa tra i 18 e i 25 anni. Propensione all’ investimento Come già accennato in precedenza, il costante martellamento negativo delle notizie sull'economia non sta scoraggiando gli aspiranti investitori europei come ci si potrebbe aspettare. L'indagine indica che molti europei (12% degli intervistati) intendono puntare su immobili residenziali come investimento.

Il 31% degli europei si trasferirebbe in un immobile più piccolo se ciò fosse vantaggioso per l'ambiente.

4 data.worldbank.org/indicator/SP.URB.TOTL.IN.ZS

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Con chi si sceglie di vivere Le aspirazioni che le persone hanno nei confronti di coloro con cui vogliono vivere in futuro possono delineare un quadro dei cambiamenti di atteggiamento e delle aspirazioni nella società in senso lato, oltre a fornire preziose indicazioni sulla domanda futura agli imprenditori edili. In tutta Europa, la maggior parte delle persone desidera vivere con il proprio partner o coniuge (53%). Un numero piuttosto elevato di nordeuropei sceglierebbe di vivere in un nucleo familiare composto da una sola persona: il 24% in Germania, il 27% nei Paesi Bassi e il 30% in Finlandia. Questo numero è molto più basso in Croazia (9%), Romania (9%) e Israele (10%). Ciò potrebbe avere un impatto sulle tipologie di abitazioni che gli imprenditori del settore potrebbero offrire sul mercato. In alcune parti del mondo, più di due generazioni vivono insieme sotto lo stesso tetto. Tuttavia, il 97% dei partecipanti al sondaggio in tutta Europa non sceglierebbe di vivere in questo modo. In Finlandia, solo l'1% degli intervistati ha scelto questa opzione, nonostante le preoccupazioni relative al costo della vita e ai costi dell'assistenza all'infanzia. Connettività digitale In seguito alla pandemia, il modo di lavorare ha subito dei cambiamenti. Eravamo curiosi di vedere quale impatto avrebbero avuto questi cambiamenti sulla futura domanda di immobili. I dati dimostrano che per molti europei la connessione senza interruzioni è importante. Il 44% si trasferirebbe solo in un luogo con un servizio di telefonia fissa e mobile di alta qualità. Questo fenomeno è più marcato in Ungheria (57%) e in Francia (55%). Un altro 13% degli europei ha dichiarato che sarebbe soddisfatto con le sole linee fisse; il 17% sarebbe soddisfatto con le sole linee mobili. Anche in questo caso, ciò indica che le zone con un'elevata connettività avranno una marcia in più. Il 47% delle persone che intendono trasferirsi entro il prossimo anno indica che un'eccellente connettività di rete fissa e mobile è importante per loro. La percentuale sale a oltre la metà di coloro che intendono acquistare un appartamento. La sensazione è quella di un periodo di grandi cambiamenti globali in politica, economia, società, tecnologia e ambiente. Questi fattori non influenzano solo l'agenda mediatica globale. Essi stanno avendo un impatto significativo su come la gente comune sceglie il posto in cui vivere e investire. Nelle prossime pagine approfondiremo l'impatto di ciascuno di questi temi e analizzeremo più da vicino le implicazioni per i singoli Paesi europei.

L'acquisto di immobili residenziali all'estero è una strategia diffusa tra molti europei; tuttavia, questa intenzione è massima in Bulgaria, dove oltre tre quarti di coloro che intendono acquistare all'estero (77%) prevedono di mettere l’immobile a reddito . Esistono chiare differenze tra i gruppi di età in tutto il continente. L'investimento è più probabile per chi ha tra i 26 e i 45 anni; il 19% dei giovani tra i 26 e i 45 anni che hanno cambiato idea a favore di un trasferimento sta cercando un investimento. L'investimento è un fattore importante per il 17% di coloro che intendono acquistare o affittare un immobile all'estero. La classifica dei primi dieci Paesi più ambiti dalle persone che stanno valutando attivamente l'acquisto di un immobile all'estero è la seguente: Spagna, Inghilterra, Germania, Italia, Francia, Austria, Grecia, Svizzera, Portogallo, Croazia.

Classifica dei 10 Paesi più ambiti da chi vuole investire nel mattone all'estero:

Spagna Inghilterra Germania Italia Francia

Austria Grecia

Portogallo Croazia

I Paesi i cui cittadini sono più interessati agli investimenti in immobili residenziali, in generale, sono Israele (27%), Turchia (23%), Portogallo (22%) e Croazia (20%). Fino a tre volte di più rispetto all'Ungheria (9%) e ai Paesi Bassi (6%), e due volte di più rispetto ad Austria, Germania e Svizzera (tutte al 12%). La strategia d'investimento varia a seconda del mercato. I potenziali investitori in Romania (28%), Francia (29%) e Spagna (29%) intendono acquistare un immobile residenziale per poi rivenderlo in un secondo momento a un prezzo più alto. Un numero molto inferiore di potenziali investitori in Repubblica Ceca e Ungheria (8%) intende seguire questa strategia, preferendo acquistare, tenere e affittare.

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Temi centrali

migrazione internazionale, l'impatto delle infrastrutture digitali e altro ancora. Ciascuno di questi temi viene approfondito nella sezione seguente. Successivamente, i risultati principali vengono discussi Paese per Paese.

All'interno del rapporto abbiamo identificato diversi temi centrali, come ad esempio l'impatto dell'economia e del costo della vita sul mercato immobiliare residenziale, le tendenze all'urbanizzazione e alla ruralizzazione, la

Il costo della vita incide sul mercato immobiliare europeo

L'aumento del costo della vita sta influenzando in modo significativo le scelte di acquisto di immobili residenziali in tutta Europa, ma il suo effetto è percepito in modo molto diverso a seconda del Paese in cui ci si trova. Tra gli europei più restii a trasferirsi rispetto a un anno fa, un terzo (35%) ha dichiarato che l'aumento del costo della vita è stato un fattore chiave in questa decisione. Allo stesso modo, tra coloro che sono più pronti a trasferirsi rispetto all'anno scorso, quasi un quinto (18%) è stato influenzato dall'aumento del costo della vita. Mentre una percentuale significativa di europei potrebbe essere scoraggiata dai costi di un trasferimento, quasi uno su cinque considera il trasferirsi come un modo per ridurre le spese domestiche nel medio-lungo termine, magari ridimensionando la propria abitazione, trasferendosi in una zona più economica o acquistando un immobile residenziale più efficiente dal punto di vista energetico. In totale, il 44% ha dichiarato di non avere intenzione di trasferirsi nei prossimi cinque anni. In Turchia, l'aumento del costo della vita spinge le persone in entrambe le direzioni sfiorando l'80%, l'inflazione è alle stelle nel Paese e i consumatori sono indecisi se trasferirsi o rimanere dove sono per far fronte ai costi. Lo stesso fenomeno si nota in Israele, dove i consumatori sono più propensi a trasferirsi a causa dell'aumento dei costi e al contempo decidere di non farlo per lo stesso motivo, nonostante il basso tasso di inflazione del Paese (5% al momento della stesura del presente documento). Solo in Svizzera, che presenta i tassi di inflazione e percentuali di proprietà di immobili residenziali più bassi di tutti i Paesi del presente rapporto, l'aumento del costo della vita ha un impatto relativamente limitato sulla propensione a trasferirsi. Il 36% degli europei che vorrebbero trasferirsi in zone rurali o costiere aspira a un costo della vita più basso, una percentuale che aumenta notevolmente tra gli europei del Sud. In Turchia, Grecia e Portogallo, più della metà di coloro che scelgono di vivere o trasferirsi in campagna affermano che il costo della vita più basso abbia influenzato la loro decisione. Anche i finlandesi stanno sempre più abbandonando le città: il 46% è spinto dall'aumento dei costi alla ricerca di una vita in campagna o in zone costiere.

I primi 5 Paesi in cui l'aumento del costo della vita scoraggia le

Confronto con l'UE Ø

persone a trasferirsi

Turchia

47.3%

+12.7%

Israele

47.3%

+12.7%

Portogallo

45.9%

+11.3%

Galles

45.1%

+10.5%

Polonia

43.4%

+8.8%

Quasi un quinto delle persone più propense a trasferirsi rispetto a un anno fa è influenzato in modo significativo dal costo della vita.

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Il doppio delle persone vuole trasferirsi fuori dalle città, piuttosto che andarci a vivere.

Ubicazione: urbanizzazione e ruralizzazione

Le considerazioni pratiche sono in cima alla lista dei genitori; il 41% di coloro che vivono in una famiglia di due generazioni è attratto dalle aree urbane per il buon accesso all'istruzione. Vogliono anche un buon accesso all'assistenza sanitaria (48%), al lavoro (47%) e tempi di spostamento ridotti (44%).

In tutta Europa, due terzi dei consumatori intervistati sono soddisfatti della loro attuale ubicazione, che è principalmente all'interno di una zona urbana. Tuttavia, per coloro che vogliono trasferirsi, la campagna esercita un'attrazione più forte. Uno su cinque sta pensando di trasferirsi in una zona costiera o rurale, più del doppio del numero di coloro che stanno pensando di trasferirsi in città (8%). I progetti di trasferimento urbano e rurale differiscono sia in termini di tempo sia di tipologia di immobile ricercato. Il 28% di coloro che stanno pensando di trasferirsi in una zona costiera o rurale prevede di farlo entro il prossimo anno. Quasi uno su quattro (24%) pensa che il suo trasferimento avverrà nei prossimi due o tre anni. A quel punto, il gruppo di gran lunga più numeroso fra di loro (45,7%) prevede di acquistare casa. Nel frattempo, uno su quattro (25%) di coloro che stanno pianificando un trasferimento in aree urbane intende trasferirsi entro 12 mesi; un altro 28% entro due o tre anni. Un terzo prevede di acquistare una casa indipendente, mentre un altro terzo ha intenzione di comprare un appartamento o una casa popolare. Qualunque sia la direzione, gli intervistati più giovani sono più propensi a prendere in considerazione l'idea di trasferirsi, mentre gli intervistati di età superiore ai 45 anni sono generalmente più affezionati alla loro ubicazione attuale. Circa il 15% dei giovani tra i 18 e i 25 anni vuole trasferirsi in una città. Questo gruppo di giovani è attratto dalle città per diversi motivi: l'accesso al lavoro (50,8%), le opportunità di istruzione (37,1%), la possibilità di mescolarsi con comunità più diverse (36,6%) e di sentirsi parte della vita moderna (34,9%). Le persone di età compresa tra i 26 e i 45 anni sono più propense a desiderare una fuga verso la campagna; il 22,3% di questa fascia di età desidera trasferirsi in una zona costiera o rurale. Il desiderio di vivere in campagna è sostenuto dalla voglia di avvicinarsi alla natura (68%), da spazi abitativi più ampi (53%), da una maggiore riservatezza (48%) e da un ritmo di vita più lento (45%). La possibilità di lavorare da casa è più un vantaggio che una motivazione, con meno di uno su cinque (18%) che ha dichiarato che questo sia stato un fattore primario nel prendere la decisione. Mentre l'accesso a un'ampia gamma di servizi in città - tra cui una buona assistenza sanitaria (45%), buone infrastrutture (45%) e tempi di spostamento ridotti (41%) - è un'attrattiva importante per gli individui di tutte le età, a cui si aggiunge l’assistenza sanitaria che acquista rilevanza con l’aumento dell’età . Oltre la metà (56%) di coloro che hanno un'età compresa tra i 56 e i 65 anni cita l'accesso all'assistenza sanitaria come la ragione principale per cui attualmente vive in una città, seguita da migliori infrastrutture (49%) e dall'accesso alla cultura (37%).

I primi 5 Paesi in cui le persone desiderano trasferirsi in una zona urbana

Confronto con l'UE Ø

Ungheria

10.2%

+2.3%

Slovenia

10.0%

+2.1%

Croazia

9.8%

+1.9%

Italia

9.7%

+1.8%

Spagna

9.4%

+1.5%

I primi 5 Paesi in cui le persone

Confronto con l'UE Ø

desiderano trasferirsi in una zona costiera/rurale

Turchia

34.9%

+14.4%

Bulgaria

31.0%

+10.5%

Romania

28.8%

+8.3%

Malta

27.8%

+7.3%

Inghilterra

24.8%

+4.3%

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Ubicazione: trasferimenti internazionali

I 5 principali Paesi in cui le persone desiderano

Un intervistato su quattro (25%) sta pensando di acquistare un immobile residenziale in un altro Paese, sia per trasferirsi che per investimento. Quasi un quarto di questi (24%) sta pensando di trasferirsi entro i prossimi 12 mesi. Un altro quarto (27%) prevede di trasferirsi entro due o tre anni. Tuttavia, quasi un terzo (30%) non pensa di trasferirsi nei prossimi cinque anni, suggerendo che l'acquisto di un immobile residenziale all'estero sia un'ambizione a lungo termine, forse un progetto per la pensione. I giovani sono molto più propensi a pensare a un trasferimento all'estero. Quasi due quinti (39%) di coloro che hanno un'età compresa tra i 18 e i 25 anni stanno pensando di trasferirsi o acquistare un immobile residenziale all'estero, rispetto ad appena il 14,7% dei 56-65enni. La Spagna è la destinazione più popolare, scelta dal 14,7% di coloro che hanno intenzione di acquistare o trasferirsi all'estero. Tuttavia, la decisione non è affatto definitiva: il 18,9% prende in considerazione due possibili destinazioni, l'8,5% tre Paesi, il 5,1% quattro Paesi e il 2,6% sta scegliendo tra cinque possibili Paesi. Tuttavia, la Spagna è in cima alla lista solo per le fasce di età più alte. I giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni sono più attratti da un trasferimento in Inghilterra o in Nord America, con rispettivamente il 19,9% e il 17,1% di coloro che stanno pensando a un trasferimento all'estero che dichiarano di volersi trasferire lì. Lo stile di vita è la ragione più significativa per trasferirsi o acquistare un immobile all'estero: quasi la metà (46%) di coloro che stanno pensando di trasferirsi ritiene di poter avere uno stile di vita migliore nel Paese di destinazione. Due terzi degli ungheresi (65%) che stanno pensando di trasferirsi all'estero ritengono che la loro vita sarebbe migliore in un altro Paese, così come più della metà di coloro che stanno pensando di trasferirsi da Grecia, Galles, Bulgaria, Malta, Croazia e Turchia. Uno stile di vita migliore è in parte equiparato a migliori opportunità di lavoro, e gli intervistati in tutti questi Paesi sono più propensi a dichiarare di essersi trasferiti per motivi di lavoro. Complessivamente, il 29% delle persone che intendono acquistare o trasferirsi all'estero ha dichiarato che le migliori opportunità di lavoro sono state un fattore che ha contribuito alla loro decisione. La percentuale sale a più di due quinti in Ungheria (50%), Grecia (47%) e Malta (42%). Un individuo su quattro (24%) sta cercando di acquistare una casa per le vacanze. Le persone di età compresa tra i 46 e i 55 anni sono le più propense a prendere in considerazione l'acquisto di una casa per le vacanze, con il 27% che sta pensando di acquistarla per questo motivo.

Confronto con l'UE Ø

trasferirsi all'estero

Turchia

43.2%

+18.5%

Malta

40.0%

+15.3%

Romania

35.6%

+10.9%

Slovenia

32.1%

+7.4%

Svizzera

32.0%

+7.3%

Le 5 principali destinazioni per chi vuole trasferirsi all'estero

Spagna

14.7%

Inghilterra

13.4%

Germania

13.2%

Italia

13.1%

Nord America

12.8%

Il 13% degli europei che vogliono trasferirsi all'estero ha in mente l ’ Italia.

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Investimento immobiliare residenziale

Ben un europeo su dieci sta cercando di acquistare immobili residenziali a scopo di investimento, sia in patria che all'estero, ed è pronto ad agire. L'investimento è una considerazione più probabile per chi ha un'età compresa tra i 26 e i 45 anni; il 19% dei giovani tra i 26 e i 45 anni che hanno cambiato idea sul trasferirsi è alla ricerca di un investimento. Circa il 15% di coloro che hanno maggiori probabilità di trasferirsi rispetto a 12 mesi fa ha dichiarato che la loro decisione è stata motivata, almeno in parte, dal desiderio di investire in immobili residenziali. I cittadini dell'Europa meridionale sono particolarmente motivati dalle opportunità di investimento: più di un consumatore maltese su quattro ha dichiarato di essere più propenso a trasferirsi per investire in un immobile residenziale. In Croazia, Bulgaria, Portogallo e Spagna, uno su cinque nell'ultimo anno ha cambiato idea a favore dell'acquisto di un immobile spinto dal desiderio di investire. All'altro estremo della scala, solo il 6% dei consumatori ungheresi e il 7% di quelli olandesi hanno riconsiderato i loro piani di acquisto di immobili residenziali per avere la possibilità di investire. L'investimento è uno dei fattori principali per il 17% di coloro che intendono acquistare o affittare un immobile residenziale all'estero. Quasi la metà (49%) sta valutando di affittare l'immobile, con una maggiore propensione degli acquirenti più giovani a dare in affitto rispetto ai consumatori più anziani. Ciò potrebbe essere in parte dovuto al fatto che gli acquirenti più anziani, che possono disporre di più tempo libero, vedono maggiori opportunità di utilizzo dell'immobile stesso nel breve periodo. In generale, le differenze tra i Paesi sono minime per quanto riguarda il desiderio di affittare un immobile da investimento all'estero. Tuttavia, questa intenzione è massima in Bulgaria, dove oltre tre quarti di coloro che intendono acquistare all'estero (77%) prevedono di affittare l'immobile. Mentre la metà cerca di affittare un immobile residenziale per far fruttare il proprio investimento a breve termine, un europeo su sei che acquista all'estero lo considera un investimento a lungo termine. Cercano un immobile residenziale che aumenti di valore per poterlo vendere quando avranno bisogno di denaro in futuro.

I primi 5 Paesi in cui un futuro trasferimento è motivato dal desiderio di investire in un immobile

Confronto con l'UE Ø

Malta

26.2%

+11.6%

Croazia

20.8%

+6.2%

Bulgaria

19.6%

+5.0%

Portogallo

18.9%

+4.3%

Spagna

18.1%

+3.5%

I 5 principali Paesi in cui le persone sono interessate a investire in immobili all'estero

Confronto con l'UE Ø

Israele

26.6%

+9.7%

Turchia

22.9%

+6.0%

Bulgaria

22.8%

+5.9%

Repubblica Ceca

22.6%

+5.7%

Austria

18.8%

+1.9%

Nell'ultimo anno, un quinto delle persone in Croazia, Bulgaria, Portogallo e Spagna ha deciso di investire in immobili.

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Ambiente

Quasi un terzo delle persone (31%) accetterebbe di vivere in meno spazio per potersi trasferire in una casa più ecologica. Gli individui sono anche ben disposti ad accettare un giardino più piccolo (25%), tempi di pendolarismo più lunghi (17%) o una posizione meno desiderabile (16%) se ciò significa aiutare il pianeta. Tuttavia, uno su tre (32%) non è disposto ad accettare alcun compromesso per avere una casa più rispettosa dell'ambiente. Questo non suggerisce necessariamente un disinteresse per la sostenibilità, ma può invece riflettere il fatto che i consumatori non abbiano bisogno di scendere a compromessi grazie alla disponibilità di alloggi che soddisfano già i più alti standard di prestazioni ambientali. Tuttavia, i consumatori più giovani sono più propensi a dare priorità alle questioni ambientali. Solo il 21% dei giovani tra i 18 e i 25 anni non sarebbe disposto a scendere a compromessi per avere una casa più rispettosa dell'ambiente, rispetto a oltre due quinti (44%) degli ultra 55enni. Esiste anche una differenza significativa tra i gruppi di età in termini di compromessi accettabili. I consumatori di età compresa tra i 18 e i 25 anni sarebbero più disposti ad accettare un giardino più piccolo (32%), tempi di pendolarismo più lunghi (24%) o una posizione meno ambita (22%). Tutti questi dati scendono di oltre 10 punti percentuali tra le persone di età compresa tra i 56 e i 65 anni. La fascia d'età più avanzata sarebbe più disposta a vivere in meno spazio: il 34% accetterebbe una casa più piccola rispetto al 30% dei giovani tra i 18 e i 25 anni. Questo può essere dovuto al fatto che i giovani acquirenti di case sono in genere alla ricerca di immobili più piccoli, e quindi hanno meno margine di manovra per quanto riguarda le dimensioni, oppure stanno pensando di formare una famiglia o di aumentare il nucleo famigliare. Coloro che stanno valutando di trasferirsi sono più aperti ad accettare possibili compromessi per motivi ambientali. Quasi due quinti (39%) di coloro che stanno pensando di trasferirsi in una zona urbana e più di un terzo (36%) di coloro che stanno pianificando un trasferimento in una zona costiera o rurale sarebbero disposti ad accettare un immobile residenziale più piccolo come parte del trasferimento, mentre meno del 30% di coloro che intendono cambiare casa, ma nella zona attuale, sarebbero disposti a vivere in meno spazio per avere una casa più ecologica. Solo uno su quattro (25%) di coloro che stanno pensando di trasferirsi in campagna accetterebbe un giardino più piccolo come parte del trasferimento, rispetto a un terzo (32%) di coloro che stanno pensando di trasferirsi in una zona urbana. Questa disparità riflette la ragione principale per cui ci si trasferisce in una zona costiera o rurale: il desiderio di avvicinarsi alla natura. Mentre le infrastrutture e l'accesso ai servizi sono in cima alle ragioni che spingono a trasferirsi in città, più di un sesto (17%) delle persone che intendono trasferirsi in un luogo urbano è motivato dai più ampi benefici ambientali derivanti dal vivere in città. Tra questi, l'accesso a trasporti pubblici migliori, immobili più nuovi e meglio coibentati, una raccolta differenziata più efficiente o la vicinanza a parchi e giardini. Gli acquirenti di case nei Paesi dell'Europa orientale sono più propensi a preferire le aree urbane per i loro benefici ambientali. La popolazione di molte città dell'Europa orientale è a minore densità rispetto a quella di città come Londra o Parigi, il che potrebbe significare che vengono percepite come più sostenibili e vivibili.

I primi 5 Paesi in cui le persone sono disposte a vivere in meno spazio per motivi ambientali

Confronto con l'UE Ø

Turchia

41.0%

+10.3%

Romania

39.0%

+8.3%

Portogallo

37.2%

+6.5%

Polonia

36.3%

+5.6%

Repubblica Ceca

35.2%

+4.5%

I 5 principali Paesi in cui le persone stanno considerando di trasferirsi in una zona urbana per motivi ambientali

Confronto con l'UE Ø

Repubblica Ceca

43.0%

+26.4%

Israele

38.1%

+21.5%

Romania

30.9%

+14.3%

Ungheria

29.1%

+13.5%

Slovenia

27.3%

+10.7%

I 5 principali Paesi in cui le persone cercano di avvicinarsi alla natura

Confronto con l'UE Ø

Slovenia

83.3%

+15.5%

Austria

77.8%

+10.0%

Repubblica Ceca

77.5%

+9.7%

Croazia

76.9%

+9.1%

Bulgaria

75.8%

+8.0%

Due terzi delle persone sono disponibili a scendere a compromessi sulla propria casa per proteggere l'ambiente.

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Connettività

Quasi la metà (44%) degli europei prenderebbe in considerazione l'idea di trasferirsi in una zona che disponga di un'eccellente connettività fissa e mobile. Un altro 17% cerca solo una buona connettività mobile e il 13% buoni servizi di rete fissa. Solo una persona su quattro non ritiene che la connettività digitale sia un fattore decisivo. Esistono differenze nette tra i gruppi di età, con il 48% di chi ha meno di 26 anni che prende in considerazione solo aree con buone linee fisse e connettività mobile, rispetto al 42% di chi ha un'età compresa tra i 56 e i 65 anni. Un terzo delle persone tra i 56 e i 65 anni afferma che la connettività digitale non è un requisito fondamentale per l'acquisto di una nuova casa . Questo ha importanti implicazioni per i venditori, in quanto è maggiormente probabile che i clienti più giovani prendano in considerazione di trasferirsi nel prossimo futuro. Quasi un quarto (24%) dei giovani tra i 18 e i 35 anni intende trasferirsi entro il prossimo anno, rispetto al 12% di quelli di età superiore. Un altro 27% delle persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni prevede di trasferirsi nei prossimi due o tre anni. Di conseguenza, il 47% delle persone che intendono trasferirsi entro il prossimo anno indica che per loro è importante un'eccellente connettività di rete fissa e mobile. La percentuale sale a oltre la metà di coloro che intendono acquistare un appartamento. L'Ungheria è in cima alla classifica per quanto riguarda il desiderio di connessione. Quasi tre ungheresi su cinque dichiarano di essere alla ricerca di un immobile residenziale con un'eccellente connettività sia di rete fissa che mobile. Nel frattempo, la connettività è un ’esigenza molto meno sentita in Croazia e nella Repubblica Ceca, dove il 35% dei consumatori di entrambi i Paesi afferma che non è un fattore determinante per l'acquisto di una casa. Per quanto riguarda la connettività, i croati sono anche molto più propensi a cercare un buon segnale mobile; il 29% lo considera una priorità, quasi il doppio della media europea.

Mentre c'è poca differenza tra uomini e donne nella domanda per entrambi i tipi di connettività digitale, c'è una certa disparità quando si tratta di connettività fissa o mobile. Una percentuale maggiore di uomini ha dichiarato che una migliore connettività a Internet è stata un fattore determinante per la scelta di vivere in città (32% rispetto al 23% delle donne), mentre il 20% degli uomini e il 17% delle donne hanno dichiarato che una migliore ricezione di telefonia mobile è stato un punto di forte interesse.

I 5 principali Paesi in cui le linee fisse e la connettività mobile hanno maggiore importanza

Confronto con l'UE Ø

Ungheria

57.2%

+13.1%

Francia

55.2%

+11.1%

Portogallo

54.2%

+10.1%

Spagna

50.7%

+6.6%

Galles

49.8%

+5.7%

Quasi la metà degli europei si trasferirebbe in una zona solo se questa disponga di un'eccellente connettività di rete fissa e mobile.

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Differenze generazionali

I tassi di mobilità residenziale in Europa sono elevati: più della metà delle persone sta pensando di trasferirsi nei prossimi cinque anni. Una persona su sei prevede di trasferirsi nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, i dati principali nascondono differenze distinte in base all'età. Non sorprende che le persone di età inferiore ai 35 anni abbiano una probabilità significativamente maggiore di trasferirsi nei prossimi cinque anni, in quanto lasciano la casa dei genitori, iniziano l'università o il lavoro e cercano di trasferirsi da amici o partner. Quasi un quarto (24%) dei giovani tra i 18 e i 25 anni e il 23% di quelli tra i 26 e i 35 anni prevede di trasferirsi entro l'estate del 2023, rispetto a meno di uno su 10 (9%) tra i 56 e i 65 anni. Un altro 54% dei 18-25enni e il 45% dei 26-35enni prevede di trasferirsi entro due-cinque anni. Solo il 27% dei 56-65enni prevede di trasferirsi nello stesso periodo di tempo. Al momento in cui scriviamo, i consumatori più giovani sono più ottimisti rispetto a 12 mesi fa: quasi due terzi (62%) dei giovani tra i 18 e i 25 anni affermano di essere più propensi a trasferirsi. I consumatori più anziani non hanno cambiato idea o sono diventati meno propensi a trasferirsi. Più di un terzo degli over 36 dichiara di non essere più propenso a trasferirsi oggi rispetto a 12 mesi fa. Nel frattempo, il 14% dei 36-45enni afferma di essere molto meno propenso a trasferirsi, percentuale che sale al 23% tra i più anziani. In tutte le fasce d'età, circa il 30% degli acquirenti di immobili residenziali intende acquistare un appartamento. Solo il 14% dei giovani tra i 18 e i 25 anni vuole acquistare una casa indipendente, mentre la percentuale sale al 26% tra i giovani tra i 36 e i 45 anni che cercano più spazio per ospitare una famiglia in crescita. La domanda di case indipendenti diminuisce tra i consumatori più anziani, con solo il 19% di quelli di età compresa tra 56 e 65 anni che desidera una casa di quel tipo.

La domanda di affitto a lungo termine di un appartamento è inoltre più alta nella fascia d'età più giovane e in quella più anziana considerate da questo rapporto. Poco meno del 15% dei giovani tra i 18 e i 25 anni e il 15% di coloro che hanno tra i 56 e i 65 anni vogliono affittare un appartamento per almeno tre anni. Solo una persona su 10 di età compresa tra i 36 e i 45 anni vuole affittare un appartamento per un lungo periodo. Circa un quarto (24%) del campione vuole rimanere in campagna. Questo dato è relativamente consistente in tutte le fasce d'età, ad eccezione di quella compresa tra i 18 e i 25 anni. La fascia di età più giovane è attratta dalle aree urbane per le opportunità di lavoro e di istruzione. Circa il 20% dei giovani adulti vuole rimanere in una zona rurale o costiera, mentre il 15% vuole trasferirsi dalla campagna alla città. Solo meno del 10% delle persone di tutte le altre fasce d'età desiderano trasferirsi da una zona rurale o costiera a una città.

Meno di un decimo delle persone tra i 56 e i 65 anni prevede di cambiare casa nel prossimo anno, mentre tra i giovani tra i 18 e i 25 anni e tra i 26 e i 35 anni il numero sale a quasi un quarto.

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Gli austriaci sono molto più propensi a vivere da soli o solo con un partner o un coniuge; il 30% vive attualmente da solo, rispetto a meno del 20% di tutti gli europei. Le percentuali di proprietari di immobili residenziali sono leggermente inferiori alla media europea ed è improbabile che cambino: più della metà (54%) dichiara di non avere intenzione di trasferirsi nei prossimi cinque anni. Del 40% che sta pensando di trasferirsi, un quinto (20%) sta valutando un affitto a lungo termine, una percentuale significativamente superiore alla media europea del 12%. Negli ultimi 12 mesi gli austriaci sono diventati sempre più restii a trasferirsi: il 28% ha dichiarato di essere meno propenso a farlo rispetto a un anno fa. Più di un quinto (21%) ha cambiato idea a causa dell'aumento del costo della vita. Il legame con la natura è importante per gli austriaci. Circa il 42% dichiara di voler rimanere a vivere nel proprio Paese, rispetto a meno del 25% degli europei. La vicinanza alla natura è un fattore motivante per più di tre quarti degli austriaci che vogliono trasferirsi o rimanere in una zona costiera o rurale. Vogliono anche una maggiore riservatezza (57%), più spazio vitale (55%) e la possibilità di tenere animali domestici (42%). Tuttavia, il 28% si accontenterebbe di un giardino o di una casa più piccola se ciò significasse vivere in una casa più ecologica. L'Austria è la sesta scelta più popolare per gli intervistati interessati all'acquisto di immobili all'estero, al di sopra della vicina Svizzera, della Grecia e del Portogallo.

Austria

Fatti salienti

Confronto con l'UE Ø

58.3%

-3.4%

Proprietari di casa

13.7%

-2.5%

Si trasferirà entro il prossimo anno

14.7%

-5.2%

Si trasferirà entro il 2025

6.4%

-1.5%

Vuole trasferirsi in città

15.7%

-4.8%

Vuole trasferirsi in campagna

20.7%

-4.0%

Vuole trasferirsi all'estero

36.0%

-8.1%

Una buona connettività è essenziale

Motivi per trasferirsi •

Cambiamento della situazione personale

Cambiamento dello stile di vita

Desiderio di maggiore spazio

Motivi per non trasferirsi

Aumento del costo della vita

Cambiamento della situazione personale

Cambiamento della situazione economica personale

Motivi per vivere in città

Motivi per vivere in campagna

Essere più vicini alla natura

Migliori infrastrutture

Maggiore riservatezza

Riduzione dei tempi di pendolarismo

Più spazio abitativo

Accesso all'assistenza sanitaria

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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Il mercato bulgaro è caratterizzato da alti livelli di proprietà di immobili residenziali, con il 73% che dichiara di essere proprietario della propria casa. Mentre il tasso di trasferimento è in linea con la media europea, una percentuale molto più alta (32%) di bulgari desidera trasferirsi in una zona rurale o costiera. La motivazione principale è il desiderio di avvicinarsi alla natura. Inoltre, associano la campagna a un maggiore spazio abitativo (59%), a un ritmo di vita più lento (49%) e a più tempo da dedicare alla famiglia (39%). Per il 43%, la scelta di una zona rurale o costiera è motivata soprattutto dalla ricerca di un costo della vita inferiore. Nel frattempo, quasi una persona su quattro (38,6%) desidera vivere in campagna per avere un migliore accesso agli alimenti biologici, un dato sostanzialmente superiore alla media europea del 22%. Lo stile di vita è un'importante motivazione per i bulgari a trasferirsi. Oltre un terzo (37%) di coloro che sono più propensi a trasferirsi rispetto a 12 mesi fa ha dichiarato che la loro decisione è stata dettata da un cambiamento di stile di vita. I bulgari sono particolarmente propensi a pensare di poter godere di uno stile di vita migliore trasferendosi all'estero. I bulgari sono tra i più propensi (4° posto) a desiderare un immobile residenziale all'estero (38%, rispetto alla media europea del 34%). Gli europei considerano la Bulgaria un luogo più desiderabile per trasferirsi (19° posto in Europa) rispetto ai suoi vicini dell'Europa sudorientale, Romania, Serbia e Bosnia Erzegovina.

Bulgaria

Fatti salienti

Confronto con l'UE Ø

73%

+11.3%

Proprietari di casa

16.8%

+0.6%

Si trasferirà entro il prossimo anno

21.8%

+1.9%

Si trasferirà entro il 2025

8.2%

+0.3%

Vuole trasferirsi in città

31%

+10.5%

Vuole trasferirsi in campagna

22.8%

-1.9%

Vuole trasferirsi all'estero

46.4%

+2.3%

Una buona connettività è essenziale

Motivi per trasferirsi

Cambiamento dello stile di vita

Desiderio di maggiore spazio

Cambiamento della situazione personale

Motivi per non trasferirsi

Aumento del costo della vita

Aumento dei tassi di interesse

Pandemia Covid-19

Motivi per vivere in città

Motivi per vivere in campagna

Accesso al lavoro

Essere più vicini alla natura

Accesso all'assistenza sanitaria

Più spazio abitativo

La possibilità di trovare un nuovo lavoro / maggiori opportunità di fare affari

Un ritmo di vita più lento

Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.

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