European Housing Trend Rerport | 2022
Sintesi
RE/MAX Europe è lieta di presentare il suo primo Rapporto sull'andamento dell'edilizia residenziale europea, che sarà utile ai consumatori e ai professionisti del settore immobiliare per pianificare i prossimi mesi. Poiché nessuno al mondo vende più immobili di RE/MAX, è importante seguire un certo percorso analitico per comprendere le forze che modellano il mercato in Europa e rispondere ad esse. Esistono già alcuni dati sulle performance passate dei mercati immobiliari europei, ma questa indagine sui consumatori fornisce un quadro previsionale. Sebbene sia impossibile prevedere il futuro, è nostro dovere cercare di anticipare le possibili tendenze per prepararci al meglio e poter aiutare il mercato immobiliare residenziale a rispondere a uno scenario europeo in rapida evoluzione. L'Europa si trova infatti in uno dei periodi più turbolenti della storia recente. Gli effetti della guerra, della scarsità di energia, del cambiamento climatico, della pandemia, delle divisioni politiche e della tecnologia hanno un impatto su ogni angolo della società. Gli aumenti programmati dei prestiti pubblici e i recenti dati sull'inflazione potrebbero determinare variazioni dei tassi d'interesse che influirebbero in qualche misura su tutti e che potrebbero avere un impatto profondo sul mercato immobiliare. Per contribuire a colmare questa lacuna e consigliare meglio i nostri clienti, abbiamo recentemente condotto un'indagine su quasi 16.000 persone in 22 Paesi in Europa per comprendere le tendenze emergenti e in via di sviluppo. Questo rapporto offre una visione dei cambiamenti di atteggiamento e di intenzione e delle differenze significative tra i Paesi su temi quali: L'economia: Nonostante l'aumento del costo della vita e le previsioni di tempi più duri, in tutta Europa la nostra indagine mostra un incremento netto del 23% di persone che intendono acquistare un immobile in Europa rispetto a 12 mesi fa. Ciò è più evidente in Portogallo (+40%), Finlandia (+36%), Bulgaria (+35%) e Romania (+30%), dove una significativa minoranza di intervistati dichiara di essere più propensa a prendere in considerazione l'acquisto di un immobile residenziale. Ma il quadro è eterogeneo: i Paesi in cui l'intenzione di acquistare un immobile è rimasta invariata sono Polonia (6%), Austria (6%), Germania (4%) e Repubblica Ceca (-2%). •
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Ubicazione: L'acquisto di un immobile residenziale in un altro Paese o il trasferimento all'estero continuano a essere un'aspirazione per molti, con il 25% degli europei che sta valutando concretamente di comprare un immobile residenziale all'estero. Ma le differenze tra i Paesi sono significative: nella Repubblica Ceca, il 78% degli intervistati non è interessato a trasferirsi in un altro Paese, mentre a Malta il 55% degli intervistati aspira a trasferirsi all'estero. Anche la migrazione interna varia; in alcuni Paesi, una parte significativa degli intervistati intende spostarsi tra città e campagna (o viceversa), ad esempio in Turchia (42%) e Bulgaria (39%), mentre in aree come i Paesi Bassi (80%), l'Austria (77%), la Germania (77%) e la Svizzera (77%), le persone non intendono spostarsi. Investimenti: Per analizzare il cambiamento di atteggiamento nei diversi Paesi (non è detto che prevalga il pessimismo) abbiamo chiesto a persone di tutta Europa in quali Paesi stranieri stanno pensando di acquistare un immobile e dove sono più o meno propensi a investire. I primi dieci luoghi più ambiti per l'acquisto sono rivelati nella sezione "investimenti", qui di seguito. La Spagna si aggiudica il primo posto, con l'Inghilterra molto vicina al secondo posto. Connettività: L'atteggiamento nei confronti dell'importanza della connettività digitale varia enormemente. In Croazia, Slovenia e Repubblica Ceca, una minoranza significativa di persone sarebbe felice di trasferirsi in un luogo totalmente privo di connettività fissa o mobile (35%). Quasi il doppio rispetto alla Francia (17%). In Ungheria, quasi sei persone su dieci (57%) si trasferirebbero solo in una zona dotata di un'eccellente connettività fissa e mobile, un dato molto più alto rispetto a molti altri Paesi dell'Europa orientale, come Slovenia (35%), Repubblica Ceca (35%) e Polonia (36%). Nonostante l'ipotesi diffusa che la pandemia consenta alle persone di lavorare da casa e che dia il via a una migrazione dalle città, solo il 7% delle persone che intendono trasferirsi cita questo come motivo principale, con valori più bassi in Galles (4%) e in Spagna (5%).
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1 Per maggiori dettagli si veda la metodologia alla fine del documento. 2 Agli intervistati è stato chiesto: "È più o meno probabile che si trasferisca in futuro rispetto a un anno fa?" e hanno risposto su una scala a 5 punti da "molto più probabile" a "molto meno probabile".
Fonte: sondaggio delle filiali regionali RE/MAX europee di proprietà e gestione indipendente. Per saperne di più sul RE/MAX European Housing Report 2022, visitare il sito www.REMAX.eu.
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