REAL ESTATE DATA HUB #11 | 2025
Premium sul valore rispetto ad un immobile di classe G Tali evidenze variano significativamente sul territorio nazionale: limitando infatti l’analisi solo ad alcune province, l’impatto sul valore della classe energetica A varia, in base alla provincia, dal 7% al 45% e assume valori generalmente più elevati nel Nord Italia . Anche considerando
di grande interesse indagato dalla letteratura scientifica. Secondo un’analisi di Banca d’Italia, l’effetto dell’efficienza energetica sul valore varia in base alla classe raggiunta, con una maggiore intensità per le classi più elevate: il premium parte dal +25% per un immobile residenziale di classe A rispetto ad uno di classe G , riducendosi man mano fino ad arrivare al +3,3% di un immobile di classe F . Classe energetica
+25,0% +19,0% +14,5% +10,6%
+7,0% +3,3% Fonte: The capitalization of energy labels into house prices. Evidence from Italy, Banca d’Italia.
diverse zone climatiche, l’analisi mostra valori diversi in base alla temperatura dell’area geografica di interesse, con un impatto sul valore più alto rilevato nelle zone fredde rispetto a quelle calde: si registra dunque una evidente correlazione positiva tra il premium riconosciuto dal mercato e la rigidità del clima locale. L’analisi di Banca d’Italia viene aggiornata con cadenza annuale in base ai dati più recenti disponibili al momento dell’elaborazione, e ciò consente di rilevare un ulteriore elemento: in alcune zone il premium riconosciuto nel 2021 e 2022 risulta maggiore rispetto agli anni precedenti. Ciò è riconducibile in parte all’aumento dei costi di costruzione e in parte alla regolamentazione più stringente. I trend rilevati dai dati sono confermati anche dal sentiment di mercato : secondo una recente indagine 2 , il 68% degli intervistati ritiene che gli immobili con una classe energetica compresa tra la E e la G subiranno una forte perdita di valore ; infatti, è ragionevole aspettarsi che, in considerazione dell’inasprimento della normativa, la differenza di valore rilevata tra immobili con diversa efficienza energetica si manifesti in termini di sconto sul valore di quelli meno efficienti piuttosto che come premio per gli immobili più efficienti. Dall’indagine emergono anche preoccupazioni sui costi delle ristrutturazioni , che aumenteranno per il 73% degli intervistati . Esiti positivi riguardano invece
la percezione della Direttiva, che viene considerata come un’ opportunità per rinnovare il patrimonio residenziale italiano rendendolo più efficiente e sicuro e per rigenerare le zone attualmente in stato di degrado . Per quanto riguarda l’impatto che la EPBD avrà sul mercato in termini di costi, una recente pubblicazione di Banca d’Italia ha fornito una stima del costo dell’applicazione normativa . L’analisi parte dai dati delle regioni Lombardia e Piemonte (le uniche per le quali siano disponibili informazioni sulle certificazioni energetiche degli edifici): utilizzando il DEI, gli autori fanno riferimento alle raccomandazioni sulle opere di ristrutturazione necessarie e sulla classe energetica che sarebbe raggiunta se quanto consigliato venisse realizzato (informazioni contenute nell’APE) per applicare i costi unitari e stimare il costo per un edificio residenziale per le due regioni e per tre diversi passaggi di classe energetica: dalla G alla E, dalla F alla E, dalla E alla (almeno) D. Per ottenere il costo complessivo, la distribuzione del campione rispetto alle classi energetiche viene “spalmata” sul totale degli edifici residenziali presenti
2 Fonte: Casavo.
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