DATA HUB - Analisi andamento mercato immobiliare 2023 e outlook 2024
Per capire perché è sorta la necessità di una normativa europea in materia di efficienza degli edifici è utile analizzare lo stato del patrimonio immobiliare e con quali ritmi attualmente questo viene rinnovato. Patrimonio residenziale
Nel 2021, infine, è iniziata una nuova revisione della Direttiva, che ha portato il 15 gennaio 2024 la commissione Industria, ricerca ed energia del Parlamento europeo ad approvare l’accordo che era stato precedentemente raggiunto a dicembre 2023; quest’ultimo rivedeva la versione inizialmente proposta dalla Commissione nel 2021, rendendola meno stringente: il testo è stato definitivamente approvato lo scorso 12 marzo. In questa ultima versione le principali previsioni sono distinte tra nuove costruzioni (edifici pubblici e non) ed edifici esistenti (residenziali e non residenziali), con requisiti da raggiungere nei seguenti tempi:
Europa
2028
2030
2033
2035
2050
A livello europeo è possibile osservare differen ze significative tra paesi con riguardo ai consumi energetici degli immobili. I dati dell’EU Building Stock Observatory mostrano che nel 2021 il pa ese con i consumi energetici finali più alti (per edifici residenziali) è stata la Germania, con un valore di 58,7 Mtoe, seguita da Francia (42 Mtoe), Italia (32 Mtoe), Polonia (22 Mtoe) e Spagna (14 Mtoe), contro una media europea di 9,7 Mtoe. Se si guarda alla variazione nel tempo dei consumi per riscaldamento e raffreddamento degli am bienti abitativi, per riscaldamento dell’acqua e per la cucina, si può osservare tra il 2010 (primo dato disponibile) e il 2021 una riduzione per gli stessi paesi (a eccezione della Polonia, la cui ri duzione dei consumi è iniziata solo a partire dal 2019), compresa tra il 7% e il 13% 4 . Alcuni paesi europei, quindi, si trovano su un sentiero di ridu zione dei consumi energetici emessi per l’utiliz zo degli edifici, ma ciò non è ancora sufficiente per il raggiungimento dell’obiettivo di neutralità climatica posto per il 2050. A tal fine, è necessario provvedere a un rinnova mento del patrimonio immobiliare, a un ritmo più veloce di quello attuale. Difatti, a livello europeo, oltre 220 milioni di edifici sono stati costruiti pri
ma del 2001 e probabilmente saran no ancora operativi nel 2050; i lavori di ristrutturazione che portano a un miglioramento delle performance energetiche di almeno il 60% (“deep renovation”) riguardano ogni anno solo lo 0,2% degli edifici, mentre tale valore sale all’1% considerando il tasso di ristrutturazione complessivo: per il raggiungimento degli obiettivi climatici, secondo la Commissione Europea, sarebbe necessario almeno raddoppiare tali ritmi.
Nuove Costruzioni Edifici pubblici emissioni zero
Nuove Costruzioni Tutti gli edifici emissioni zero Edifici esistenti non residenziali: riduzione dei consumi energetici per il 16% degli edifici meno performanti Edifici esistenti residenziali: riduzione del 16% dell’uso di energia primaria
Edifici esistenti non residenziali: riduzione dei consumi energetici per il 26% degli edifici meno performanti
Edifici esistenti residenziali: riduzione del 20-22% dell’uso di energia primaria
ZERO EMISSIONI PER TUTTI GLI IMMOBILI
6,0
7,9
1 1,2
Sono esclusi da tali previsioni gli edifici storici, i luoghi di culto, le unità immobiliari indi pendenti di dimensione inferiore ai 50 mq, le residenze estive e gli immobili residenziali a uso limitato, gli edifici delle forze armate e utilizzati a scopo di difesa, siti industriali, labo ratori e strutture agricole. Inoltre, per gli immobili esistenti, gli Stati Membri dovranno porre degli standard minimi di performance energetica in termini di massima quantità di energia utilizzata al mq per anno (basata sullo stock immobiliare al 2020); il 55% della riduzione di energia dovrà derivare dalla ristrutturazione degli immobili con le performance peggiori e ci sarà l’obbligo di instal lazione di pannelli fotovoltaici da applicare a scaglioni in base alla tipologia e alle dimensioni degli edifici (laddove tecnicamente ed economicamente sostenibile). Tuttavia, per il momen to non sono previste sanzioni per il mancato adempimento da parte degli Stati membri, ne limiti alla compravendita o locazione per immobili che non rispettano i requisiti previsti.
3,1
1,6
10,1
22,1
8,6
58,8
7,9
6,4 3
42,2
7,7
1,2
CONSUMI FINALI DI ENERGIA (MTOE) EDIFICI A USO RESIDENZIALE
8,8
2,4
3
14,7
32
2,4
4,3
4 L’Italia è esclusa da questo calcolo perché il dato è mancante al 2010.
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