DATA HUB - Analisi andamento mercato immobiliare 2023 e outlook 2024

La conferma del concetto di omnicanalità:

Esaminando esclusivamente i risultati dei centri outlet, nel corso del 2023 si è notato un aumento nelle vendite dei marchi presenti in tali strutture, con un incremento in Italia del 13%. I due centri italiani di Neiver hanno registrato una crescita media delle visite pari all’11%, confermando così la tendenza positiva nel settore. La tendenza ascendente porta alla previsione che questo slancio positivo continui. I risultati sono trainati dalla crescente richiesta dei consumatori per la tipologia di offerta degli outlet, che offre una combinazione vincente di marchi di alto livello, prezzi convenienti e un’esperienza coinvolgente. GDO La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) sta vivendo un momento di forte sviluppo, trainato principalmente dai discount, mentre i supermercati continuano a mostrare le migliori performance in termini di redditività. Un recente studio condotto dall’Istituto Georetail Italia, analizzando i bilanci di esercizio dell’intero settore della GDO, rivela che la crescita complessiva del mercato è stata del 6% nel 2023 e, escludendo i discount , che da soli hanno segnato un aumento del 10,7% , questa crescita si attesta al 4,7%. Infatti, i formati tradizionali non sono in crisi, come dimostrano le performance di alcuni formati di vendita e le variazioni positive nei loro fatturati. Le informazioni fornite dagli ultimi bilanci di esercizio pubblicati da tutti i principali attori della grande distribuzione organizzata (GDO) indicano che l’insieme dei vari segmenti di vendita, (Liberi servizi, Supermercati, Ipermercati e i Discount), ha generato complessivamente un fatturato di oltre 114 miliardi di euro . Questo rappresenta un incremento del 6% rispetto all’anno precedente, quando il fatturato totale era di 107,5 miliardi di euro; la crescita è stata più consistente per gli spazi con metrature comprese tra 801 e 1.500 metri quadri (+9,8%, per un totale di circa 36 miliardi di euro), piuttosto che per i punti vendita con superfici tra 1.501 e 2.500 metri quadri (+7,7%, per un fatturato totale di oltre 15 miliardi). L’andamento del settore commerciale-retail in Italia del 2023 mostra una fase di profonda trasformazione. Di seguito sono raccolte le nuove e più rilevanti esigenze che richiede il settore: la sfida dei retailer sarà proprio quella di adattarsi e coglierne le nuove opportunità. Nuove esigenze 2

L’integrazione di canali online e offline è ormai imprescindibile per qualsiasi attività commerciale. I clienti desiderano acquistare prodotti e servizi in modo fluido e flessibile, passando indifferentemente dallo store fisico allo store online. Per tale motivo, i retailer devono prendere atto del consolidamento dell’omnicanalità, che si è confermata nel settore commerciale, rendendo

necessario investire in tecnologie e soluzioni che favoriscano la stessa (come ad esempio e-commerce, click&collect, resi in negozio, showroom virtuali, integrazione dell’AI nel settore). I retailer dovranno integrare i canali online e offline per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto che preferiscono.

Il concetto di sostenibilità e benessere nel Retail:

Cresce, da parte dei consumatori, la richiesta verso le imprese del settore commerciale-retail di responsabilità ed evoluzione verso un modello più sostenibile e circolare. La maggior parte dei consumatori italiani predilige marchi che affrontano concretamente il tema della sostenibilità su più fronti. Oltre a richiedere che si adottino processi di produzione sempre più rispettosi dell’ambiente e dell’intero ecosistema, si richiedono interventi “a piccola

scala” per migliorare la sostenibilità degli stessi punti vendita, ad esempio attraverso l’ampliamento dell’offerta di packaging sostenibile. I retailer si dovranno quindi concentrare sul benessere dei clienti, offrendo loro prodotti e servizi che migliorino la loro salute e il loro benessere.

Volume di investimenti e transazioni rilevanti 3

Gli investimenti in immobili commerciali hanno subito un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un valore assoluto di circa 700 milioni di euro. Un segnale che rispecchia il continuo periodo di incertezza e di stallo del settore. È rilevante come molti investimenti siano finalizzati alla riqualificazione e all’ampliamento di asset già esistenti (es. Centro Commerciale Lingotto, es. Parma Retail Park, es. Le Vele di Desenzano del Garda in pipe line) o a portafogli

di asset mono-tenant con canoni costanti e affidabili, ritenuti più affidabili e meno rischiosi in questo periodo di maggiore incertezza per il settore. Al momento investimenti mirati e manovre con basso profilo di rischio sembrano essere preferite rispetto a ad altri investimenti, inclusi nuovi sviluppi.

Esperienza d’acquisto: Il pubblico risulta sempre più esigente e, parallelamente all’acquisto, ricerca una vera e propria esperienza personalizzata e coinvolgente. L’obiettivo dei retailer è quello di creare ambienti di shopping unici e memorabili, che sappiano distinguersi dalla concorrenza. Questo significa essere flessibili e avere adattabilità sotto differenti aspetti: la scelta dello spazio commerciale, le strategie di marketing, le strategie di vendita e la composizione dell’assortimento stesso dei prodotti.

La spazi commerciali unici può essere attuata in molteplici modi attraverso l’utilizzo di tecnologie, quali: la realtà aumentata o virtuale; l’analisi dei dati per una conoscenza approfondita delle preferenze dei clienti; l’offerta di servizi personalizzati; l’organizzazione di eventi legati al brand e all’esperienza di acquisto. realizzazione di

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