Real Estate DATA HUB - Q1 e Q2 2022
Il limite di queste regolamentazioni è che possono essere poco effettive in caso di prezzi al rialzo dovuti ad una riduzione dell’offerta. Inoltre queste misure possono essere aggirate da investitori stranieri. Il rialzo dei tassi di interesse può contribuire al rallentamento della crescita dei prezzi. Purtroppo contribuisce anche a rallentare la crescita economica ed è una strada non facilmente percorribile. Nel corso dell’ultimo anno, nella maggioranza dei Paesi nel mondo, i prezzi degli immobili sono cresciuti ad un ritmo molto più elevato rispetto alla crescita del reddito medio. Situazione più stabile per l’Italia. Rispetto agli altri Paesi, in Italia la crescita dei prezzi è minore, a causa della bassa crescita economica. L’alta disoccupazione e le condizioni di lavoro precarie, hanno limitato l’accesso al credito, contribuendo a ridurre la domanda.
HOUSING PRICES
Nominal house prices, 2015=100
143
140
136 136
120 123
120
113
109
100
95
80
60
40
20
0
Italy
Chile
Spain
Korea
Japan
Latvia
Poland
France
Greece
Ireland
Austria
Estonia
Finland
Canada
Norway
Sweden Slovak Repubic
Belgium
Portugal
Bulgaria
Hungary
Slovenia
Romania
Australia
Germany
Denmark
Lithuania
Colombia
Euro area
Luxemburg
Switzerland
Netherlands
OECD - Total
New Zealand
United States
United Kindom
Czech Republic
Euro area (17 countries)
Source: https://data.oecd.org/price/housing-prices.htm
Gestione dell’aumento dei prezzi nel mercato immobiliare 4
Il modo più efficiente di risolvere il problema dell’aumento dei prezzi, è intervenire sulle tre cause che lo stanno generando.
Riduzione dell’offerta Aumento della domanda Aspettative di rialzo dei prezzi
La strategia sembra essere ancora in fase di discussione e pare che a livello globale si stia tentando di formulare e testare diversi scenari . In particolare le Banche Centrali ed i Governi stanno cercando di anticipare i possibili rischi legati all’alta inflazione e le relative soluzioni per mitigarli. Sicuramente l’efficacia delle iniziative dipenderà dal coordinamento fra Banche Centrali, Governi e Partiti, a livello locale e globale. I grossi limiti sono dovuti al fatto di doversi muovere in un territorio inesplorato, incerto e altamente volatile . L’aumentata complessità (intesa come maggior numero di variabili in gioco) è tale
per cui le soluzioni del passato potrebbero rivelarsi controproducenti. Ad esempio, nella crisi del credito del 2008, era ben chiaro che il problema fosse la mancanza di liquidità del sistema bancario. Le banche erano sotto capitalizzate ed è bastato ricapitalizzarle per risolvere il problema. Situazione diversa da uno scenario di crisi energetica. La crisi energetica colpisce diversi settori in modo differente. La dipendenza energetica dell’Europa da altri Paesi, rende difficile pensare di poter fornire un supporto rapido e mirato, come avvenuto per le banche nel 2008.
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